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Fac-simile della scheda di votazione elezioni regionali Emilia-Romagna
21 gennaio 2020
Domenica 26 gennaio dalle ore 7 alle ore 23 i seggi saranno aperti per l'elezione del Presidente e del Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna. Votando il simbolo del PD il voto vale automaticamente anche per l'elezione a Presidente di Stefano Bonaccini.
Si possono esprimere fino a due preferenze di candidati consiglieri, purchè di genere diverso. I candidati della circoscrizione di Forlì-Cesena espressione del PD cesenate sono Lia Montalti e Massimo Bulbi.
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Per l'Emilia-Romagna
21 gennaio 2020
Venerdì 24 gennaio alle ore 21 al PalaGalassi (Via Punta di Ferro) di Forlì, si terrà la manifestazione di chiusura della campagna elettorale a sostegno di Stefano Bonaccini Presidente. Da Cesena saranno organizzati Pullman con partenza dal Piazzale Ippodromo alle ore 19.45. Per info e prenotazioni pullman tel. 0547.21368.
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Nicola Zingaretti a Cesena
15 gennaio 2020
Venerdì 17 gennaio alle ore 20.30 presso il Cinema Eliseo a Cesena, si terrà un incontro pubblico con la partecipazione del Segretario nazionale PD Nicola Zingaretti. Al centro della serata il tema "Ambiente e Green Economy, il Partito Democratico per la svolta verde".
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Sabato 11 gennaio Stefano Bonaccini a Cesena
8 gennaio 2020
Sabato 11 gennaio alle ore 20.30 si terrà in Piazza Amendola a Cesena una manifestazione pubblica con il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
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Apertura campagna adesioni PD 2020
8 gennaio 2020
L'11 gennaio si apre il tesseramento al PD per il 2020. Come da tradizione, nel mese di gennaio, tutte le sedi e i Circoli del territorio cesenate effettueranno aperture straordinarie per accogliere tutti coloro che vorranno iscriversi o rinnovare l'adesione al PD per il 2020.
Clicca sul titolo per consultare l'elenco dei Circoli con le giornate e gli orari di apertura.
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I fatti contro le chiacchiere
17 dicembre 2019
Non era semplice. Varare una buona legge di bilancio, nelle condizioni disastrose in cui il governo precedente aveva lasciato i conti pubblici italiani, non era affatto scontato.
C'era da evitare l'aumento dell'Iva di 23 miliardi, che avrebbe colpito indiscriminatamente tutte le famiglie italiane. L'abbiamo fatto.
C'era da sistemare i conti, ricostruendo la credibilità internazionale dell'Italia, distrutta da chi, mentre era al governo, diceva un giorno sì e un giorno no, che l'obiettivo era distruggere l'Europa. L'abbiamo fatto.
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