Cresce e segna la morte di bambini a Gaza il conflitto israelo-palestinese. Quello che sta succedendo in Palestina e in Israele è un disastro, un vergognoso disastro. Un’escalation militare di questa portata rende questa guerra la peggiore dall’ultima combattuta fra Israele e i gruppi armati palestinesi nel 2014, per violenza e numero di morti, tra civili innocenti, donne e bambini.
Le proteste iniziate a Gerusalemme per una disputa legale riguardo lo sfratto di alcune famiglie palestinesi nel quartiere di Sheikh Jarrah, sono poi sfociate in alcune manifestazioni nella simbolica Spianata delle Moschee, represse con la forza dalla polizia israeliana. L’esercito israeliano sta reagendo ai lanci di razzi da parte dei gruppi armati palestinesi con pesanti bombardamenti, quasi tutti diretti contro l’area nord della Striscia di Gaza, la più popolata. Di fronte a rapporti di forza nettamente squilibrati e alle continue espulsioni etniche in atto, la reazione di Israele non farà altro che alimentare l’estremismo che infiamma quella terra e peggiorare la situazione.
È indispensabile una risposta forte e coerente dell’Unione Europea, degli stati occidentali e della comunità internazionale, con una iniziativa che fermi subito la violenza da entrambe le parti invocando il cessate il fuoco immediato, il fermo degli insediamenti e l’applicazione delle risoluzioni ONU, pretendendo da Israele il rispetto del diritto internazionale, delle risoluzioni delle Nazioni Unite e dei diritti fondamentali del popolo Palestinese. La comunità internazionale definisca e metta in campo un percorso di integrazione sociale, politica, economica, della riparazione delle ingiustizie per la costruzione di un percorso di pace.
Ciascuno dei due popoli ha diritto ad una patria, che non sia una prigione, un luogo di discriminazione e di umiliazione. Solo dal reciproco riconoscimento dello Stato palestinese e dello Stato ebraico si può sperare di assicurare la stabilità dell’area del Medio oriente.
Partito Democratico di Cesena
Articolo 1 Cesena