Durante le recenti celebrazioni della Festa della Repubblica, appunto lo scorso 2 Giugno 2021, il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha dato il via alle iniziative che riguardano il centesimo anniversario del Milite Ignoto che, come ben sappiamo, culmineranno il prossimo 4 novembre 2021, con la cerimonia solenne che si terrà all’Altare della Patria, in occasione della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate. Il Ministro ha aperto queste celebrazioni con parole che condividiamo pienamente “Il viaggio del Milite Ignoto è stato un percorso di grande unificazione del Paese. Oggi va rivissuto con lo stesso spirito. Se c'è qualcosa che si è rafforzato nel corso dell'anno alle nostre spalle è proprio il senso di comunità nazionale”.
Dopo la guerra, precisamente cento anni fa, Maria Bergamas, donna italiana che fu scelta in rappresentanza di tutte le madri italiane che avevano perso un figlio durante la Prima Guerra Mondiale, del quale non erano state restituite le spoglie, ebbe l'incarico di scegliere il corpo di un soldato tra undici salme di caduti non identificabili, raccolti in diverse aree del fronte. Così, il 28 ottobre 1921, nella Basilica di Aquileia, scelse la bara che fu poi trasferita a Roma e, successivamente, tumulata all'Altare della Patria. Un luogo che oggi è considerato un vero e proprio tempio laico dedicato metaforicamente all'Italia libera e unita e celebrante – in virtù appunto della tumulazione del Milite – il sacrificio per la patria e per gli ideali connessi.
Il Milite Ignoto è infatti una persona cara a tutti, soprattutto è una persona “di tutti”, perché molti di noi, all'interno della propria famiglia, hanno dovuto piangere qualcuno in divisa, ma anche senza, che è caduto in guerra credendo nei principi di libertà, di democrazia e patriottismo. Rappresenta dunque, oggigiorno, un simbolo di pace e fratellanza che ci ispira gratitudine e sicuramente possiamo dire che il Milite Ignoto ha fatto il suo dovere e ci ha consegnato, non solo idealmente, ma anzi concretamente, un Paese, l'Italia, di cui ora spetta a noi quotidianamente saperne mantenere l'integrità, la libertà e la democrazia. Pertanto, come gruppo consiliare del Partito Democratico di Cesena, siamo estremamente soddisfatti di questa scelta dell'Amministrazione comunale di concedere la cittadinanza onoraria del proprio Comune al Milite Ignoto. Una richiesta questa, sollecitata dall’Associazione Italiana Medaglie D’oro che, nei mesi scorsi, ha scritto una lettera ad ANCI nazionale per invitare appunto tutti i comuni italiani a procedere in questa direzione in vista del centenario. Una ricorrenza che ricade in un anno molto significativo per il Paese, a causa dell’emergenza che si sta vivendo, da cui vogliamo uscire con coraggio, con una forte voglia di futuro e con la grande volontà di far ripartire il Paese. Con questo gesto simbolico vogliamo rendere omaggio anche a tutti coloro che fin dalle prime ore dell'emergenza Covid-19 non hanno mai fatto mancare il loro sostegno, continuando a compiere il proprio lavoro in mezzo alle difficoltà e portando quelle competenze uniche e specifiche di cui sono in possesso: prontezza, flessibilità, esperienza logistica, e trasmettendo un senso di vicinanza alla popolazione di cui i cittadini italiani siamo certi ne siano grati.