Saranno dodici gli appuntamenti (altri ancora da definire) che si terranno, tra il 10 e il 16 gennaio, nel territorio cesenate con l’obiettivo di dare un contributo di idee alla discussione aperta a livello nazionale sul nuovo “Manifesto dei valori e dei principi” del Partito Democratico. “Durante queste dieci serate, che saranno aperte anche a chi non è iscritto al PD ma vorrà sottoscrivere il percorso del Congresso Costituente, si parlerà dell’identità, dei valori e delle linee programmatiche del nuovo PD. Con la volontà, vista la fase costituente, di focalizzare il dibattito sui contenuti, piuttosto che sui nomi, come PD cesenate abbiamo elaborato un questionario con sei domande aperte e tematiche, relative principalmente alla visione e organizzazione del nostro partito, a cui i partecipanti potranno rispondere nel corso del dibattito per arricchire così la discussione e dare un contributo concreto. Tutto ciò ha due obiettivi prioritari: da un lato comprendere al meglio le esigenze dei militanti e di coloro che si vogliono avvicinare alla nostra forza politica e, dall’altro lato, redigere un documento politico locale che trasmetteremo poi al PD nazionale come contributo alla discussione che si sta sviluppando in queste settimane per la stesura del nuovo ‘Manifesto dei valori e dei principi’”.
“Dal Congresso, che si concluderà con le primarie del 19 febbraio, dovrà uscire un PD rinnovato e rafforzato, capace di un dialogo ancora più forte con la società e capace di fare una ferma opposizione al Governo Meloni. Ci troviamo infatti in una situazione in cui l’economia italiana si sta fermando e rischia di entrare in recessione. L’inflazione erode inesorabilmente il potere d’acquisto dei redditi e allarga le disuguaglianze. Di fronte a questa realtà, tuttavia, la manovra di bilancio del governo Meloni è del tutto inadeguata a rilanciare la crescita e aggraverà ulteriormente la condizione sociale del paese. Sono tre i motivi cardine per cui la manovra del Governo è iniqua: le tante norme di condono; l’estensione della Flat Tax per le partite IVA, da 65 a 85 mila euro di ricavi, che avvantaggerà una piccola minoranza di contribuenti allargando ulteriormente il divario di tassazione tra autonomi e dipendenti e, per di più, l'effetto sarà di incentivare l'evasione, in un paese già maglia nera in Europa; il taglio del cuneo fiscale minimo e solo per un anno, che è nettamente insufficiente rispetto a una perdita di potere d’acquisto degli stipendi superiore a 10 punti percentuali. Nella manovra non c’è poi alcuna riforma per contrastare la crisi economica anzi, al contrario, il Reddito di cittadinanza viene semplicemente abolito senza dire da che cosa verrà sostituito e le risorse disponibili contro la povertà vengono ridotte del 20 per cento. In una fase in cui la recessione produrrà più disoccupati e più poveri è un grave errore. Togliere quell'assegno a 846 mila persone per risparmiare 731 milioni è un atto di violenza verso nuclei familiari che precipiteranno in questo modo sotto la soglia di povertà. Al contrario, ci sono paesi come la Germania che, vista la situazione attuale, con la legge di bilancio ha deciso di incrementare il Bürgergeld (Reddito di cittadinanza) di 53 euro, non una cifra esorbitante ma comunque un aumento e un aiuto in più per le famiglie tedesche. In questa legge di bilancio ci saremmo poi aspettati un investimento ingente sulla sanità, dal personale sanitario all’abbattimento delle liste d’attesa, invece nulla di nulla. Le dotazioni non sono sufficienti nemmeno per far fronte alle spese Covid-19 sostenute e alla ripresa ordinaria dei servizi sanitari. La sanità torna a essere dunque terreno di tagli e non c’è un’idea di centralità del servizio sanitario pubblico universale nella vita dei cittadini. La differenza tra la sinistra e la destra, diradatosi il polverone del populismo elettorale, è plastica, chiara e distinta analizzando questa manovra di bilancio. E se l’antipasto della ‘pacchia èfinita’ era stato il decreto contro i rave e la gestione oscena dei migranti a Catania, appena si è passati alla sostanza il carattere della destra si è manifestato in tutta la sua natura”.
“Spetta a noi, con la nostra proposta politica, convincere gli italiani che un’alternativa a questa destra è possibile. Ne va del futuro del paese, ancor prima che del destino del PD. Negli ultimi quindici anni è cambiato molto: la crisi economica del 2008, la pandemia e la guerra, ora il ritorno prepotente di una questione morale con il Qatar Gate. Basterebbero questi temi a motivare un congresso che ricollochi il PD nel futuro prossimo. La destra ha vinto per un’ideologia populista che ha cavalcato sofferenze e rabbia. Noi la batteremo solo con un rinnovato impianto ideale e culturale, più solido e più credibile. Dobbiamo essere in grado di leggere questo tempo e questo mondo in cui viviamo a partire dai cambiamenti rivoluzionari che lo hanno investito, in primis quella rivoluzione digitale che ha trasformato sistemi di vita, modi di consumo e della conoscenza, relazioni umane e sociali. Dobbiamo dunque assumere i temi della paura e dell’insicurezza, compresa un'assenza percepita di futuro, specialmente ora con questa drammatica guerra alle porte dell’Europa, come centrali, con la consapevolezza che non basta un buon programma di sinistra ma conta, anche e soprattutto, chi quel programma lo racconta e lo porta avanti. Conta la credibilità che una classe dirigente ha agli occhi dei cittadini”.
“Noi, come comunità del PD cesenate, possiamo e vogliamo dire la nostra. Abbiamo infatti una storia politica e amministrativa lunga e importante che ci dà l’opportunità di contribuire fattivamente alla discussione nazionale. Tutto ciò però potremo farlo solo ascoltando la voce di chi in questa terra vive, studia e lavora; la voce di chi, ieri, ha costruito le radici e di chi, oggi, sta facendo crescere l’albero. Il nostro appello è, dunque, che siano in tante e tanti a partecipare perché la prima garanzia di una discussione vera è una partecipazione larga. Infine, un ringraziamento sentito non possiamo che rivolgerlo a tutti i segretari di circolo del territorio che si sono ingaggiati a far vivere questo percorso di partecipazione, anche sotto il periodo delle festività natalizie, con passione e serietà”.
DI SEGUITO L’ELENCO DELLE ASSEMBLEE DI CIRCOLO A OGGI CONFERMATE:
Gatteo: 09/01/2023 ore 20:30 - Circolo Arci Fiumicino, Via Gatteo Fiumicino, 6
Centro Urbano, Fiorenzuola, Rubicone e Cesuola: 10/01/2022 ore 20:45 - Sede PD Cesena, Viale Bovio, 48
Savignano sul Rubicone: 10/01/2023 ore 20:45 - Sala Galeffi Municipio, Piazza Borghesi, 9
Mercato Saraceno: 10/01/2023 ore 21:00 - Sala Auser, P.zza Pertini, 3
Valle Savio e Borello: 11/01/2023 ore 20:45 - Bar Rock’ n Roll, Via San Vittore 1126
Montiano: 11/01/2023 ore 20:45 - Sede PD, Via Battisti 5 - Montiano
Oltresavio: 12/01/2022 ore 20:45 - Circolo Arci Settecrociari, Via Prov. San Mauro 3385
Cervese Nord: 13/01/2023 ore 20:30 - Sede Quartiere San Giorgio, Via F.lli Latini
Bagno di Romagna: 13/01/2023 ore 20:45 - Sede PD, Via Carducci (San Piero in Bagno)
Cervese Sud e Al Mare: 13/01/2023 ore 20:45 - Casa del Popolo di S.Egidio
Dismano: 13/01/2023 ore 20:45 - Bar Dolce Salato, Via Dismano 4884 (Pievesestina)
San Mauro Pascoli: 13/01/2023 ore 21:00 - Sala della Biblioreca comunale, Piazza Mazzini 7
Ravennate: 16/01/2022 ore 20:45 – Sede Quartiere, Via Galimberti (Martorano)