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Il nostro Primo Maggio

22 aprile 2023


“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” recita l’articolo 1 della Costituzione Italiana, elevando lavoro e democrazia a valori fondanti della nostra Repubblica. “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni” chiosa l’art. 35, ma è l’art. 4 quello che ribadisce la centralità del lavoro “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”
 
Quest’anno vogliamo partire da qui, ricordando quel legame indissolubile che lega Costituzione e Lavoro. Un legame che vogliamo mettere al centro di questo nostro Primo Maggio, nei quartieri e nelle piazze, tanto più quest’anno che ricorrono i 75 anni dall’entrata in vigore della Costituzione. Ancora oggi quanto mai attuale nei principi e nei valori.
Come comunità politica del Partito Democratico cesenate, orgogliosi della nostra Carta costituzionale, la assumiamo come una costante sollecitazione a superare gli ostacoli che si frappongono per una piena affermazione del diritto al lavoro, a un buon lavoro. Siamo infatti certi che sia un buon lavoro quello che consente di vivere con dignità, di costruirsi una famiglia, di contribuire al benessere di tutte e tutti, di costruire basi solide per il futuro delle nuove generazioni. Anche su questo la nostra Costituzione è chiara: l’art. 36 recita infatti “Il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.”
Desideriamo quindi manifestare, in questa giornata, la nostra solidarietà e il nostro sostegno a tutte e tutti coloro che sono alla ricerca di un lavoro, a coloro che soffrono per averlo perduto e a coloro che hanno occupazioni precarie o che non guadagnano a sufficienza per poter mantenere se stessi e le loro famiglie. Per questo riteniamo fondamentale la battaglia per il salario minimo, perché sotto una certa soglia davvero non si può parlare di lavoro ma di sfruttamento. Su questo ci dobbiamo battere con fermezza, perché ci sono più di tre milioni di lavoratori che sono poveri anche se lavorano e non possiamo più accettarlo, tanto più in una situazione di alta inflazione e rischio di ulteriore diminuzione di potere d'acquisto. Dunque, accanto al salario minimo, la nostra battaglia sarà quella per una legge sulla rappresentanza che spazzi via i contatti pirata e quella per riuscire a limitare finalmente i contratti a termine che condannano alla precarietà moltissimi giovani e donne di questo Paese.
Intendiamo inoltre esprimere incoraggiamento a tutti i giovani: non possiamo fare a meno del loro lavoro, della loro intelligenza, della loro capacità di comprendere le immense trasformazioni che segnano i nostri tempi, dai cambiamenti climatici alle innovazioni tecnologiche. A partire da loro si costruisce infatti il futuro della nostra società, dobbiamo esserne consapevoli e dunque coerenti in ogni nostra scelta. In questo Primo Maggio 2023 vogliamo però esprimere anche grande sofferenza per chi di lavoro è morto e continua a morire, anche nel nostro territorio, e lo vogliamo fare lanciando un appello forte a tutte le istituzioni: non è lavoro se non vengono garantiti diritti, sicurezza e tutele. Il buon lavoro è la priorità. Le istituzioni sono chiamate a fare la loro parte.
 
Infine, l’auspicio con cui vogliamo augurarci buon Primo Maggio è quello di poter vivere in una Italia più giusta, in cui le Istituzioni siano in grado di essere dalla parte degli ultimi, di combattere le disuguaglianze e di costruire una società inclusiva a partire dal lavoro. Per troppo tempo in questo Paese l’ingiustizia è stata mascherata da necessità, il lavoro è stato terreno di competizione al ribasso e non di dignità. Ebbene, in questi tempi in cui il governo più di destra della storia della Repubblica abbassa le tasse a chi ha redditi alti con la flat tax e lascia il resto dei lavoratori soli a lottare contro il caro vita imposto dall’inflazione, tradendo ogni promessa elettorale, il Partito Democratico, rigenerato dal congresso e dalla nuova fase costituente iniziata lo scorso febbraio, sa da che parte stare: da quella dei più deboli per dare voce a un Paese che chiede giustizia sociale, dignità e lavoro giusto.
 
Buon primo maggio a tutti i lavoratori e le lavoratrici, per una giornata di festa, di lotta e di opposizione!


Nicola Dellapasqua
Segretario territoriale PD cesenate

Lorenzo Plumari
Segretario comunale PD Cesena


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