Paolo Calvano, Segretario regionale del PD Emilia-Romagna, interviene sul tema:
"Serve una svolta verde. A livello globale così come a livello locale. L'Emilia-Romagna può e deve farlo. In questa legislatura abbiamo fatto scelte importanti e nella prossima ne serviranno di ancor più radicali.
Per la prima volta il nostro piano delle infrastrutture ha visto diminuire gli investimenti programmati per le strade e aumentare in modo rilevante quelli sulle ferrovie. Abbiamo conservato le opere indispensabili rendendole sostenibili, penso al "Passante di mezzo" di Bologna, il cui nuovo tracciato eviterà di consumare nuovo suolo. Per quest'opera, così come per la Campogalliano-Sassuolo, è stato lo stesso ex Ministro Toninelli a certificare la sostenibilità ambientale ed economica. Così come per la Cispadana la stella polare sarà la Valutazione d'Impatto Ambientale. Faccio questi esempi, senza la presunzione di convincere chi è da sempre contrario a queste opere, per spiegare come siano stati migliorati e resi più sostenibili i progetti. Era un impegno che il Presidente Bonaccini aveva preso e ha portato a termine con tutta la comunità regionale. In compenso, abbiamo stralciato opere come la E55, che avrebbe invece avuto un impatto pesante, a partire da zone sensibili del Parco del Delta.
Adesso dobbiamo accelerare per far spostare più merci e più persone sui treni. Sta già succedendo. Nuovi treni regionali sono arrivati e altri arriveranno a breve, sta funzionando molto bene la gratuità dei bus per i pendolari del sistema ferroviario regionale. Ma dobbiamo e possiamo fare di più nella prossima legislatura: penso al sistema ferroviario metropolitano, alla piena elettrificazione delle linee regionali, ad una ancor più incisiva incentivazione all'utilizzo dei mezzi pubblici.
Non di meno, il cambiamento è già in atto anche sui rifiuti. La sfida che abbiamo lanciato in questi cinque anni sull'economia circolare e sul riciclo inizia a dare frutti molto importanti: lo stesso spegnimento dell'inceneritore di Ravenna e la riduzione delle discariche ne sono una dimostrazione concreta, così come la raccolta differenziata al 70% e la tariffazione puntuale Non ci basta e anche qui dobbiamo accelerare. E allora vogliamo lanciare subito anche la sfida per la riduzione della plastica in una strategia condivisa con tutti i soggetti del territorio, perché sia davvero l'intero sistema regionale a fare un balzo in avanti.
Infine siamo passati da una crescita centrata sul consumo del suolo a uno sviluppo che parta da rigenerazione e riqualificazione urbana. La nuova legge regionale deve farci ridurre di 200 kmq le aree urbanizzabili. Una netta inversione di tendenza rispetto al passato.
È una agenda impegnativa. Per realizzarla non basta un partito, né il Pd ha l'arroganza di voler far da solo o di avere tutte le risposte giuste. Non faccio torto a nessuno se dico che la Lega e la destra non hanno né la cultura né le proposte per affrontare questi problemi, che non rientrano comunque nelle loro priorità e sensibilità. Né credo di mancare di rispetto a nessuno se dico che questa non è più la stagione delle semplici testimonianze. Questo è il tempo di portare il cambiamento nelle istituzioni e nelle scelte che devono compiere. E un centrosinistra nuovo, che metta insieme quei partiti e movimenti che fanno dell'ambiente la loro battaglia storica, e aperto al civismo e al protagonismo di quei giovani che nelle piazze ci chiedono con forza una svolta, è l'unica vera possibilità di incidere davvero. Facciamo insieme un passo avanti e facciamolo adesso, senza mettere in contrapposizione le compatibilità sociali e quelle ambientali. Si può fare".